Fabrizio e Giulia Maria hanno deciso di sposarsi comunque nella data che avevano prefissato. Erano molto legati alla data del 13 giugno e la pandemia non ha fermato i loro piani.
Avevano deciso di sposarsi già l’anno precedente e avevano portato avanti i preparativi per il grande evento, quando proprio nel momento in cui hanno cominciato a distribuire gli inviti, il lockdown li ha colti impreparati. Fino all’ultimo mese, non è stato chiaro se la possibilità di sposarsi si sarebbe alla fine realizzata.
Ma Fabrizio e Giulia Maria sono stati forti e hanno celebrato il loro matrimonio proprio nella data che avevano deciso, seguendo il credo cristiano di cui sono fedeli e riuscendo a celebrare il matrimonio in una chiesa che permetteva di mantenere le distanze di sicurezza.
In questa intervista, ci raccontano come la loro vita è cambiata fin dal momento in cui hanno deciso di sposarsi. Anche i loro genitori hanno cambiato atteggiamento nei loro confronti. Anche se fino a qualche giorno prima spingevano affinché si sposassero, dopo l’annuncio sembravano domandarsi se fosse la cosa giusta da fare.
Poi, quando si sono sposati, Fabrizio e Giulia Maria sono cambiati ulteriormente, dovendo modificare le loro abitudini e dovendo giungere a compromessi quotidiani.
Il matrimonio secondo loro non si esaurisce tuttavia nel giorno della celebrazione. “Vedere la persona che ami tutti i giorni quando torni a casa”, dice Giulia Maria, “quella è la vera festa”.
Nonostante le difficoltà quotidiane, consigliano alle giovani coppie di sposarsi se intenzionate a farlo, senza avere paura delle conseguenze di un gesto tanto importante. “Non abbiate paura di mettervi in gioco, di mostrarvi”, dice Fabrizio. “Se volete sposarvi, fatelo, perché vi assicuro che è bello”.
Anche nel 2021 il matrimonio è uno dei tanti riti di passaggio all’età adulta. E per voi, qual è stato il vostro rito di passaggio? O quale sarà? Secondo voi, c’è bisogno di riti di questo tipo?